DONNE, CON REGOLAMENTO ATTUATIVO SULLA LEGGE PER LA PARITÀ SALARIALE INTERVENIAMO SU EMERGENZA LAVORO FEMMINILE
Primo parere positivo dalla Giunta regionale per il regolamento attuativo della legge sulla parità salariale, sostegno all’occupazione femminile e valorizzazione delle competenze delle donne.
Un segnale importante in una giornata come quella odierna che ci vede costrette a stilare un bilancio preoccupante sull’occupazione femminile: dopo la recessione al femminile causata dalla pandemia, il 2021 poteva essere l’anno della ripresa, ma le donne, che hanno visto ridurre molto più significativamente degli uomini i volumi occupazionali, continuano ad incontrare più ostacoli nel mercato del lavoro. Con questo regolamento, che da corpo e gambe ai tanti impegni contenuti nella legge, entriamo nel vivo dell’applicazione della normativa che giorno dopo giorno ci appare più urgente per intervenire concretamente in questo quadro drammatico.
Secondo le stime di Fondazione Studi Consulenti del Lavoro su dati Istat, tra 2019 e 2021, il numero degli occupati si è ridotto di 567 mila unità, per una contrazione del 2,5%. Quasi la metà dei posti di lavoro persi a seguito della pandemia (49,2%) è stato femminile. Le donne hanno, infatti, subito una perdita molto più significativa degli uomini in termini relativi: 279 mila occupate in meno per una contrazione del 2,9% (contro il 2,2% di quella maschile).
I dati sono preoccupanti e si aggiungono ad un quadro di contesto notoriamente già critico.
Con questo strumento attuativo ci schieriamo dalla parte delle donne, ma è necessario il supporto di tutti, compresi gli uomini, per creare un’alleanza nel mondo del lavoro e nella società, quanto mai urgente per garantire una ripresa che sia davvero sostenibile, paritaria, coraggiosa.
Il regolamento attuativo prevede:
– la costituzione di un Registro delle aziende “virtuose” alla cui iscrizione conseguono specifiche premialità; la previsione di “criteri di genere” nelle procedure di appalto a favore delle imprese iscritte nel Registro o che abbiano presentato il Rapporto sulla situazione del personale sul minor aggravio retributivo tra i sessi, previsto dalla normativa statale;
- contributi alle MPMI che abbiano assunto donne, fino al 100% delle spese sostenute per la necessaria formazione, riconosciuti nella misura massima alle donne vittime di violenza e con disabilità;
- il sostegno all’imprenditoria femminile di qualità;
- la riserva di una quota dei crediti di emergenza del “Fondo per il microcredito e la microfinanza” alle donne in situazioni di disagio sociale;
- la concessione dei buoni per l’acquisto di servizi di baby-sitting per figli minori fino a 12 anni e di caregiver familiare;
- un’apposita giornata, il 7 giugno, contro le discriminazioni di genere sul lavoro.