MALTEMPO, APPLICARE IVA AGEVOLATA AL 10% PER INTERVENTI RISCHIO IDROGEOLOGICO

In queste ore molti sindaci del Lazio, soprattutto delle aree interne, mi stanno contattando per segnalarmi la difficoltà di realizzare interventi efficaci contro il rischio idrogeologico perché buona parte delle risorse viene erosa dall’IVA al 22%.

Un allarme che non può rimanere inascoltato e che va raccolto prima che si trasformi in una più drammatica emergenza per scongiurare una ‘nuova Emilia Romagna’ nella nostra regione.

Per questo ho presentato in Consiglio regionale una mozione a mia prima firma affinché il presidente Rocca, con tutta la Giunta regionale del Lazio, si attivi presso il Governo nazionale e il Parlamento per valutare una modifica legislativa che consenta di applicare l’IVA agevolata al 10%, in luogo di quella ordinaria al 22%, agli interventi di difesa del suolo e di mitigazione del rischio idrogeologico.

I dati parlano chiaro: secondo l’Osservatorio Città Clima di Legambiente, nel 2022 il Lazio è stato la terza regione in Italia per eventi estremi legati al cambiamenti climatico (136 dal 2010 al 2022), con Roma che segna il record negativo tra le città italiane più colpite (66 eventi dal 2010 al 2022 di cui 39 allagamenti a seguito di piogge e in 14 casi con l’interruzione di infrastrutture viarie e ferroviarie).

Per ridurre, e prevenire, gli interventi di emergenza è necessario investire in modo efficace in difesa del suolo e mitigazione del rischio idrogeologico.

Proprio a tal fine, il PNRR assegna a livello nazionale 2,49 miliardi di euro per interventi strutturali per la messa in sicurezza da frane e il rischio di allagamento, con l’obiettivo di portare in sicurezza 1,5 milioni di persone oggi a rischio; in particolare, di questi 2,49 miliardi di euro, 1,2 sono destinati alle aree colpite da calamità per il ripristino delle infrastrutture danneggiate e la riduzione del rischio residuo. Risorse pubbliche che non vanno vanificate ma ma ottimizzate a beneficio dei territori e delle comunità locali, come segnalatoci da tanti amministratori.

Leggi qui la mozione n.8 del 19 maggio 2023