LA MIA REGIONE E’: PER LA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO

Vogliamo continuare nella direzione – intrapresa in questi cinque anni di legislatura – del ridare priorità politica al lavoro seguendo un modello di
crescita sostenibile per un mercato del lavoro inclusivo, paritario, sicuro e accessibile che sostenga nuova occupazione, stabile e di qualità e garantisca i livelli di sicurezza sui luoghi di lavoro.

Abbiamo approvato  una legge quadro sulla salute e sicurezza sul lavoro e benessere lavorativo per tutelare il posto di lavoro, come spazio di
diritti e non di pericoli, e per affermare che la salute e sicurezza sono un principio fondamentale per il rafforzamento della competitività del sistema produttivo e il miglioramento generale delle condizioni lavorative. Con 2 milioni di euro contribuiamo alla diffusione della cultura della salute e sicurezza attraverso informazione, comunicazione, formazione, assistenza, vigilanza e controllo, in particolare valorizzando e investendo sulla prevenzione – anche a partire dalle scuole – per contrastare alla radice l’inaccettabile incidenza degli infortuni e delle morti sul lavoro.

Proseguendo sul piano legislativo, abbiamo approvato, inoltre, prima in IX Commissione e poi nell’aula consiliare, la Legge sulla sicurezza del lavoro nei contratti pubblici, un sistema che contrasta il dumping contrattuale e la tutela della stabilità occupazionale nei contratti pubblici d’appalto o di concessione eseguiti sul territorio regionale, il cui affidamento sia di competenza della Regione, degli enti locali presenti sul territorio regionale, nonché dai rispettivi enti e organismi strumentali, incluse le aziende sanitarie locali, e le società controllate.

Con questa norma – ferme restando le competenze nazionali in materia – la Regione ha voluto fare la sua parte per tutelare la qualità
e la dignità del lavoro in un settore come quello degli appalti, dove operano migliaia di lavoratori e lavoratrici, questione resa ancora più urgente alla luce degli ingenti investimenti legati al PNRR e alla nuova programmazione europea 2021-2027.

Il mio Lazio migliore è quello che crede nell’applicazione concreta e quotidiana di tali leggi, nella battaglia per la loro implementazione a partire dai bisogni e dalle necessità delle lavoratrici e dei lavoratori e dei datori e datrici di lavoro, perché solo un buon strumento legislativo è in grado di cambiare la vita a milioni di cittadine e cittadini e di migliorare il volto della nostra Regione e del nostro Paese.

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