SI CHIUDE IL LAVORO DI NICOLA ZINGARETTI COME PRESIDENTE DELLA REGIONE LAZIO, GRAZIE DI TUTTO.

Nel 2007 nasceva il Partito Democratico e io scrivevo per “l’Unità”. Antonio Rugghia – per tutti Tonino – era segretario provinciale dei DS e mi chiese di candidarmi alle elezioni del collegio per gli organismi dirigenti del nuovo Partito Democratico. Accettai. Ero un outsider, ma, con lo stupore di tutti, arrivai prima. Dopo qualche mese ci furono le elezioni provinciali, il candidato era lui: Nicola Zingaretti. Mi chiese di candidarmi nella lista del PD e anche questa volta accettai.

Senza doppia preferenza, con poche donne in una lista di tutti Sindaci e in un collegio di circa 6 comuni presi circa 10 mila voti. Non furono sufficienti ad essere eletta, ma sicuramente furono una grande soddisfazione. Quelli sono stati anche i giorni in cui conobbi Claudio Mancini che a sua volta, nella campagna elettorale delle europee, mi presentò Roberto Gualtieri e con loro trovai il mio gruppo.

Successivamente, dopo essere stata la prima degli eletti e Vice Sindaca a Valmontone, su proposta di Claudio sono stata candidata ed eletta in Regione Lazio, sempre al fianco di Nicola Zingaretti Presidente, e finalmente ho potuto continuare a scrivere quella storia iniziata nel 2007.

A differenza degli altri non l’ho mai chiamato “Nicola”, ma sempre Presidente, in segno di rispetto.

In questa legislatura sono stata la prima donna Presidente di Commissione e al fianco di una maggioranza solida e leale abbiamo lavorato molto, portando a casa tanti risultati importanti. Abbiamo risanato una Regione stanca e umiliata, portandola all’avanguardia sui temi del sociale, dei diritti, della parità di genere, del lavoro. Un lavoro di rete, instancabile e continuo che per dieci anni ha camminato sulle gambe di tante e tanti che nella forza del fare e del noi hanno sempre creduto.

Da Nicola Zingaretti ho imparato davvero tanto, ma di questa esperienza al suo fianco resta soprattutto, per me, l’intelligenza dell’uomo e l’onestà del politico.

Ora si aprono nuovi scenari e sfide, i percorsi proseguono, ma affronteremo la strada per il Lazio del futuro con radici forti e la solida convizione di aver fatto al suo fianco la nostra parte per il bene comune, con l’onore quotidiano di chi ha il privilegio di attraversare le Istituzioni e la possibilità di incidere nella vita dei cittadini e delle cittadine.

Grazie per tutto.