“REDDITO DI LIBERTA'”, CIRCA 900MILA EURO ALLA REGIONE LAZIO PER DONNE VITTIME DI VIOLENZA

Con il Decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 1 giugno 2022 sono stati definiti i criteri e la ripartizione delle risorse del Fondo per il reddito di liberta’ per le donne vittime di violenza per gli esercizi finanziari 2021 e 2022 su cui sono stati stanziati complessivamente  9 milioni di euro da assegnare alle Regioni e province autonome.

Alla Regione Lazio le risorse stanziate ammontano a 892.474 mila euro per raggiungere un totale di circa 2milioni di donne.  Il fondo è finalizzato a contenere i gravi effetti economici derivanti dall’emergenza epidemiologica da COVID-19, in particolare per quanto concerne le donne in condizione di maggiore vulnerabilita’, nonche’ di favorire, attraverso l’indipendenza economica, percorsi di autonomia e di emancipazione delle donne vittime di violenza in condizione di poverta’.

Pertanto, e’ riconosciuto un contributo denominato “Reddito di liberta'”, stabilito nella misura massima di 400 euro al mese  per un massimo di dodici mensilita’, destinato alle donne vittime di violenza, con o senza figli, in condizioni di particolare vulnerabilita’ o in condizione di poverta’ – seguite dai centri antiviolenza riconosciuti dalle regioni e dai servizi sociali – al fine di sostenerne i percorsi di fuoriuscita dalla violenza, l’autonomia e l’indipendenza economica. Il reddito di liberta’ e’ finalizzato a sostenere prioritariamente le spese per assicurare l’autonomia abitativa e la riacquisizione dell’autonomia personale nonche’ il percorso scolastico e formativo dei/delle figli/figlie minori e non e’ incompatibile con altri strumenti di sostegno come il reddito di cittadinanza.

La domanda dovrà essere presentata all’INPS per il tramite degli uffici comunali – che si occuperà dell’erogazione del contributo- sulla base del modello predisposto di un’autocertificazione dell’interessata, allegando la dichiarazione firmata dal rappresentante legale del centro antiviolenza in cui la donna è stata presa in carico e lo stato di bisogno legato alla situazione straordinaria o urgente.

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L’ampliamento di tale misura è inserita tra le linee del programma PD per il contrasto alla violenza di genere