APPROVATA LA MOZIONE SU PIANO INFANZIA, ADOLESCENZA E FAMIGLIE

Nella seduta di oggi è stata approvata la mozione presentata dalla maggioranza sul Piano infanzia, adolescenza e famiglie e Covid_19.

Per questo sono orgogliosa del grande lavoro fatto dalla Regione Lazio in questi mesi, un lavoro instancabile e che non ha mai dimenticato il mondo della scuola di ogni ordine e grado. Sono orgogliosa del grande lavoro che oggi è rappresentato da questa mozione perché il testo che andiamo a votare è frutto di un percorso largamente condiviso, non solo dalle colleghe e i colleghi della maggioranza, ma da moltissimi esponenti della società civile, del terzo settore, del mondo della scuola, docenti, educatori che insieme a noi hanno voluto immaginare una ripresa che fosse inclusiva e a misura di tutte le età.

 

Una graduale ripresa delle attività scolastiche che con modalità, tempi e spazi nuovi rispetto al passato e riadattati in base alle nuove esigenze di sicurezza, restituirà ai giovani la dimensione della socialità prima ancora della didattica e consentirà di accompagnare con serenità il rientro lavorativo di molti genitori. In questo senso dobbiamo ragionare su due fronti: il primo, quello della gestione della fase estiva a carattere più urgente e differenziato nei vari ordini scolastici; il secondo, quello della ripresa dell’anno scolastico, che impone una visione a lungo termine e di programmazione e di gestione organica. In entrambi i casi, la sfida principale è quella di ripensare un nuovo welfare, consapevoli dell’insostenibilità e insufficienza del modello familiare così come lo abbiamo sempre immaginato, un welfare che rappresenti anche un efficace contrasto al forte rischio di insorgenza di nuove povertà educative ed economiche.

 

Un tema molto serio che coniuga politiche sociali, del lavoro e delle pari opportunità e rilancia le sfide della conciliazione dei tempi di vita, della domiciliarità dell’assistenza e, soprattutto, che deve sempre tenere ferma la centralità della scuola non come servizio sociale, ma come dimensione di diritti, in primis il diritto all’istruzione, al sapere e al gioco dei bambini e delle bambine, delle ragazze e dei ragazzi.

 

Ovviamente, il tutto nel pieno e più serio impegno a garantire la sicurezza di tutti i soggetti coinvolti, non solo i bambini e i ragazzi, ma anche i docenti, gli educatori e ogni altro operatore. -In particolare, è previsto l’affiancamento del piano infanzia e adolescenza, con un piano di misure per la sanificazione che tengano conto delle specificità dell’infanzia e dell’adolescenza nel rapporto con il virus. Una campagna per l’utilizzo di mascherine a misura di bambino, che facciano diventare un gioco indossarle, piuttosto che trasmettere paura e sensazione di medicalizzazione, e fornirne una prima dotazione all’inizio delle attività. E, infine, una campagna di test sierologici e/o tamponi che privilegino nuclei familiari in cui entrambi i genitori devono tornare a lavorare; a pediatri (con misurazione temperatura corporea) e al personale che entrerà in contatto con le bambine e i bambini.

All’interno della mozione sono contenuti impegni specifici che si affiancano, in maniera complementare, alle misure già messe in campo dalla Regione Lazio e dal governo.

Una serie di misure che disegnano un progetto di futuro, una nuova convivenza tra spazi urbani, periurbani e verdi con gli spazi scolastici; un nuovo modello di città e di educazione, che si riappropri delle sperimentazioni educative