VIOLENZA SULLE DONNE, BRUTTO SEGNALE IL TRASFERIMENTO DELLA PANCHINA ROSSA

L’avevamo inaugurata nel 2020, nell’anno terribile della pandemia, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne del 25 novembre, quando iniziavamo a muovere i primi passi per ritornare alla vita. Per essere presenti di nuovo come Istituzioni tra la gente, per la gente.

Era la panchina rossa, simbolo della lotta contro la violenza di genere, impreziosita dall’opera dell’artista Alice Pasquini.
Accanto al logo della Regione Lazio portava la dedica alle due donne vittime del massacro del Circeo: “A Donatella Colasanti e Rosaria Lopez e a tutte le donne vittime di violenza maschile”.

Come Regione Lazio, le avevamo voluto riservare il posto d’onore: davanti all’ingresso principale della sede della Giunta regionale, come fiore all’occhiello di una delle battaglie simbolo dell’Amministrazione di centro sinistra.

Oggi, invece, è stata trasferita in un angolo remoto della stessa sede, alle spalle dell’edificio, una collocazione che non le rende onore.

Se è vero che le azioni delle Istituzioni hanno anche un valore simbolico, allora questo gesto non è un bel segnale circa la sensibilità dell’Amministrazione Rocca sulle questioni di genere.

I tempi cambiano, mala tempora currunt.