30 ANNI DALLA STRAGE DI VIA D’AMELIO, EMANUELA LOI NELLA SCORTA DEL GIUDICE BORSELLINO

Tra le vittime del 19 luglio 1992 c’era anche Emanuela Loi, la prima donna, sarda, poliziotta a essere uccisa dalla mafia.

Sono trascorsi 30 anni da quella terribile estate del 1992 quando, il 19 luglio, veniva ucciso Paolo Borsellino e i suoi cinque agenti della scorta.

Nel caldo torrido di un pomeriggio di metà estate, in via D’Amelio a Palermo, l’esplosione della Fiat 126 imbottita di tritolo uccise il giudice ed Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddy Cosina e Claudio Traina a soli 57 giorni dalla tragica morte del giudice Giovanni Falcone.

Dopo 30 anni la mafia è ancora un cancro della nostra società e verità su quella strage ancora non è stata fatta.

Nella nostra Regione partiamo dalle scuole con una campagna di sensibilizzazione alla legalità, proprio con i resti di quella Fiat 126 in tour nelle piazze.

Perché noi siamo un paese che non si arrende alle mafie, le combatte.

Emanuela Loi,  nonostante avesse l’influenza, quel giorno aveva accettato di fare la scorta al giudice antimafia Paolo Borsellino.

In loro ricordo, per la legalità.