CON PNRR 550 MILIONI PER LA NUOVA SANITA’, FINANZIATE 22 CASE DI COMUNITA’ NELLA ASL RM 5

Non poteva che iniziare dai territori e dalla medicina di prossimità il cammino che porterà nei prossimi anni i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza nelle nostre città.

Nel Lazio ci lasciamo alle spalle il commissariamento e iniziamo una nuova fase di investimenti che metta al centro la sanità pubblica, i presidi territoriali e le comunità. Grazie a questa importante tranche di 550 milioni del PNRR la sanità del Lazio sarà coinvolta in importanti interventi di ammodernamento e potenziamento, tra cui grandi novità sono previste per la Asl Roma 5.

Grazie alle risorse del PNRR finanziati progetti di potenziamento della sanità territoriale nella Asl Roma 5: nuove strutture da realizzare entro il 2026 tra Ospedali di Comunità, Case di Comunità e Centrali operative.
Nello specifico:
✅A Monterotondo e Guidonia si concentreranno tutte e tre le tipologie di opere.
✅A Valmontone un Ospedale di Comunità e una Casa di Comunità.
✅A Gorga, Artena, Carpineto, Fonte Nuova, Palombara Sabina, Cave, Palestrina, San Cesareo, San Vito Romano, Zagarolo, Arsoli, Bellegra, Olevano Romano, Subiaco, Castel Madama, Ciciliano, e Vicovaro Case di Comunità.
✅A Palombara e Tivoli oltre alla Casa di Comunità anche una Centrale operativa, che sarà presente anche a Subiaco e Palazzo Bonvecchi.
Grazie a questa grandiosa opportunità, nei prossimi anni, Le case di comunità, in particolare, mettendo in rete i medici di famiglia e tutti i professionisti sanitari del territorio – con la figura centrale dell’infermiere di comunità – rappresentano un’intuizione strategica e potranno davvero essere punti di riferimento per i cittadini e le cittadini: un sistema integrato in cui sanità, sociale, assistenza sono in rete e la Casa rappresenta la sintesi delle azioni di cura della comunità.
Nel Lazio previsti 158,5 milioni per le Case di Comunità, 20,1 milioni per le Centrali operative territoriali e 86,4 milioni per gli Ospedali di Comunità. A questo si aggiungono 102,8 milioni per l’ammodernamento del parco tecnologico ospedaliero e 180,6 milioni per l’adeguamento antisismico dell’edilizia sanitaria.

In particolare, nella Provincia di Roma sono previsti 26 ospedali di comunità, 116 case di comunità e 45 centrali operative territoriali di cui rispettivamente 6, 22 e 8 nella Asl Roma 5.

CASA DELLA COMUNITA’ – Investimento 1.1 – Case della Comunità e presa in carico della persona

La Casa della Comunità consentirà di potenziare e riorganizzare i servizi offerti sul territorio migliorandone la qualità. La Casa della Comunità sarà una struttura fisica in cui opereranno gruppi multidisciplinari di medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, medici specialistici, infermieri di comunità, altri professionisti; la numerosità garantirà la presenza capillare su tutto il territorio regionale. All’interno della Casa della Comunità, potendo contare sulla presenza degli assistenti sociali, dovrà realizzarsi l’integrazione tra i servizi sanitari e sociosanitari con i servizi sociali territoriali, e dovrà, inoltre, configurarsi quale punto di riferimento continuativo per la popolazione che la strumentazione polispecialistica, anche
attraverso una infrastruttura informatica e un punto prelievi, permetterà di garantire la presa in carico della comunità di riferimento;

CENTRALE OPERATIVA TERRITORIALE (COT) – Investimento 1.2 – Casa come primo luogo di cura e telemedicina

La Centrale Operativa Territoriale (COT) si pone la funzione di coordinare i servizi domiciliari con gli altri servizi sanitari, assicurando l’interfaccia con gli ospedali e la rete di emergenza-urgenza. Il potenziamento dei servizi domiciliari è un obiettivo fondamentale. L’investimento mira ad
aumentare il volume delle prestazioni rese in assistenza domiciliare fino a prendere in carico, entro la metà del 2026, il 10 percento della popolazione di età superiore ai 65 anni;

OSPEDALE DI COMUNITA’ – Investimento 1.3 – Rafforzamento dell’assistenza sanitaria intermedia e delle sue strutture (Ospedali di Comunità)

L’Ospedale di Comunità ( si pone come una struttura sanitaria della rete territoriale a ricovero breve e destinata a pazienti che necessitano di interventi sanitari a media/bassa intensità clinica e per degenze di breve durata. Tale struttura, di norma dotata di 20 posti letto (fino ad un massimo di 40 posti letto) e a gestione prevalentemente infermieristica, contribuisce ad una maggiore appropriatezza delle cure determinando una
riduzione di accessi impropri ai servizi sanitari come, ad esempio, quelli al pronto soccorso o ad altre strutture di ricovero ospedaliero o il ricorso ad altre prestazioni specialistiche. L’Ospedale di Comunità potrà anche facilitare la transizione dei pazienti dalle strutture ospedaliere per acuti al proprio domicilio, consentendo alle famiglie di avere il tempo necessario per adeguare l’ambiente domestico e renderlo più adatto alle esigenze di cura dei pazienti.