“SCELGO DI ESSERE LIBERA”, IL LAVORO E L’IMPRENDITORIA PER COMBATTERE LA VIOLENZA

Si è concluso con successo il percorso formativo di “Scelgo di Essere. Libera!”, progetto della Regione Lazio, realizzato in collaborazione con Lazio Innova, che dà un aiuto concreto alle donne vittime della violenza di genere, attraverso un laboratorio innovativo per lo sviluppo di progetti imprenditoriali, che sono stati presentati questa mattina nella Sala Tevere della Regione Lazio, nel corso di una sessione di pitching “Demo Day”.

8 nuove idee imprenditoriali: “Artalo”, il cui obiettivo è riportare a nuova vita mobili destinati alla discarica e nel quale si mescola creatività, attenzione all’ambiente e visione imprenditoriale; “MaricZ”, per l’avvio di una attività che si occupa di intermediazione commerciale verso l’estero, mettendo a frutto la passione e la perseveranza della titolare; “La.B”, che recupera in modo green gli scarti della pelle di bufala per trasformarli in borse dal disegno moderno; “Freedom”, un centro cinofilo rispettoso del benessere dell’animale; “Unique Jasmine Redi”, per l’educazione ambientale delle nuove generazioni, in lingua inglese e rivolto in particolare a bambini tra i 5 e i 9 anni; “Blush and Sage”, un atelier per creare l’outfit di eventi privati che va incontro ad ogni esigenza; “EtiComunicAzione”, un progetto di educazione dedicato alle scuole per trasformare la comunicazione non violenta in uno “stile di vita”.

A supporto dell’iniziativa, una rete di importanti partner come Global Thinking Foundation, BCC Credito Cooperativo, UniGens, Invitalia, Rotary Roma, Club Mediterraneo, UNINT Università degli Studi Internazionali di Roma, che accompagneranno la strategia finanziaria e il go to market dei progetti.

Iniziative come quella di oggi servono a ribadire quanto sia importante investire sulla formazione e sul lavoro delle donne, sostenendo le loro aspirazioni e qualità, anche come strumento di contrasto alla violenza di genere. Si tratta di un impegno corale dove le istituzioni devono fare la propria parte.

In Regione Lazio abbiamo messo in campo una normativa quadro – la legge regionale 7/2021 in materia di parità retributiva, sostegno all’occupazione stabile e di qualità e valorizzazione delle competenze delle donne – di cui sono stata prima firmataria e che dedica, non a caso, un ampio spazio al tema della violenza: abbiamo previsto meccanismi di incentivo e sostegno al reinserimento lavorativo delle donne vittime di violenza, ma soprattutto ci focalizziamo su formazione e autoimprenditorialità per accompagnare, per il tramite occupazionale, i percorsi di fuoriuscita dalla violenza. Inoltre abbiamo arricchito la composizione e i compiti dell’Osservatorio regionale sulle pari opportunità e la violenza sulle donne che, non solo sarà presenziato anche dall’Assessorato e dalla Commissione con delega al lavoro, ma raccoglierà d’ora in poi i dati relativi alla parità retributiva nelle imprese operanti sul territorio regionale. Con oggi continuiamo a dimostrare come questo lavoro di squadra – tra istituzioni, tessuto produttivo, rete dei centri antiviolenza e delle case rifugio – funzioni e il lavoro sia un potente strumento di empowerment per ogni donna che coltivando i propri talenti e aspirazioni trova la sua libertà.