200 MILA EURO PER OFFICINE CULTURALI E TEATRO SOCIALE

Pubblicato l’Avviso pubblico da 200 mila euro per il sostegno alla realizzazione di “officine culturali” e “officine di teatro sociale” con caratteristiche di servizio per il territorio regionale.

La Regione Lazio  intende sostenere iniziative a carattere pluriennale tese a garantire un’equilibrata e qualificata distribuzione dell’offerta culturale di spettacolo dal vivo nel territorio regionale, utilizzando le risorse assegnate con le D.G.R. n.101/2019 e 154 /2021.

  • Le iniziative devono consentire il raggiungimento dei seguenti obiettivi:
    realizzare progetti tesi alla stabilità, caratterizzati da uno stretto rapporto tra il soggetto che realizza l’attività di animazione artistica e culturale e la realtà territoriale e mirati a riequilibrare l’offerta culturale nel territorio regionale, con particolare attenzione alle aree carenti di servizi culturali. Tali attività debbono contribuire alla formazione del pubblico ed alla crescita della conoscenza dei cittadini, in particolare dei giovani, dei linguaggi dello spettacolo dal vivo e delle diverse espressioni artistiche;
  • realizzare progetti tesi a promuovere il “teatro sociale”, ovvero quelle esperienze che usano il teatro, la musica e la danza per prevenire o attenuare il disagio nei luoghi dove è forte tale problematica (istituzioni totali, aree urbane disagiate di Roma Capitale etc.) e che perseguono finalità sociali, educative, terapeutiche e di integrazione culturale.

Soggetti beneficiari dei contributi

Possono presentare domanda di contributo associazioni, costituite per atto pubblico o scrittura privata registrata, fondazioni e cooperative in possesso dei seguenti requisiti:
a) costituzione da almeno due anni alla data di pubblicazione del presente avviso;
b) attività continuativa e preminente nel campo dello spettacolo dal vivo;
c) assenza di attività partitiche o iniziative politiche, risultante dall’atto costitutivo e/o dallo statuto;
d) essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e non trovarsi in stato di fallimento, liquidazione coatta, liquidazione volontaria, scioglimento, concordato preventivo ed ogni altra procedura concorsuale prevista dalla Legge Fallimentare e da altre leggi speciali, né avere in corso un procedimento per la dichiarazione di una di tali situazioni nei propri confronti;
e) non essere destinatari, in proprio e/o nei confronti del legale rappresentante, di provvedimenti che comportano il divieto di ricevere contributi, sussidi o altre agevolazioni da parte della pubblica amministrazione, incluse la sanzione interdittiva di cui all’art. 9 comma 2 lettera d) del D.Lgs. 8 giugno 2001, n. 231, le ipotesi di cui all’articolo 53 comma 16 ter del D.lgs 165 del 2001 e, nei confronti dei soggetti di cui all’art. 85 del D.Lgs. 159/2011 in materia di “antimafia”, le situazioni ostative di cui all’art. 67 del medesimo decreto;
f) non essere stata pronunciata, nei confronti del legale rappresentante, condanna irrevocabile o emesso decreto penale di condanna divenuto irrevocabile, oppure sentenza di applicazione della pena su richiesta, ai sensi dell’articolo 444 del codice di procedura penale, a pena detentiva in misura non inferiore a due anni per qualunque delitto non colposo. È comunque causa di esclusione la condanna, con sentenza passata in giudicato, per uno o più reati di partecipazione a un’organizzazione criminale, corruzione o altri reati contro la pubblica amministrazione, frode, riciclaggio. L’esclusione in ogni caso non opera quando il reato sia stato depenalizzato o sia intervenuta la riabilitazione o il reato sia
stato dichiarato estinto dopo la condanna o la condanna sia stata comunque revocata;
g) non devono avere compiuto, anche ai sensi di quanto indicato dall’art. 4 comma 1 lett. della L.R. 16/2007, violazioni in materia di obblighi previdenziali e assistenziali, ostative al rilascio del D.U.R.C.

Interventi ammissibili

I soggetti di cui all’articolo 3 dovranno presentare un progetto a carattere biennale da sviluppare per la prima annualità nel periodo 1° luglio 2021 – 30 giugno 2022 e per la seconda annualità nel periodo 1° luglio 2022- 30 giugno 2023.

I progetti che riguardano l’attivazione e la gestione di centri di promozione di spettacolo dal vivo con le caratteristiche di “officine culturali”, intese come iniziative di permanenza di un’organizzazione di animazione artistica e culturale in un ambito territoriale con funzioni di servizio alla comunità. Tali progetti dovranno, quindi, articolarsi in programmi annuali di attività, svolgersi in aree carenti di tali servizi e riguardare il territorio di uno o, preferibilmente, più comuni del Lazio, con l’esclusione di Roma Capitale.

Le Officine Culturali debbono assolvere alle funzioni di centro di promozione di spettacolo dal vivo
ed operare con le seguenti modalità:
• operare secondo un piano di gestione fondato sul pareggio di bilancio e che utilizzi il
contributo pubblico come base per ulteriori entrate derivanti dalla prestazione di servizi;
• operare con caratteristiche di continuità del servizio prestato nell’area di riferimento,
valorizzando i patrimoni di storia, cultura e tradizioni specifici del territorio;
• operare in sedi idonee quali teatri, centri culturali, scuole ecc., messi a disposizione,
preferibilmente a titolo gratuito, per un periodo non inferiore ai tempi di attuazione del
progetto, da enti locali o da altri soggetti pubblici e privati.

I progetti che riguardano l’attivazione e la gestione di “officine di teatro sociale”, intese come quell’insieme di attività laboratoriali e formative, con riferimento allo
spettacolo dal vivo, che perseguono finalità sociali, educative e terapeutiche, divenendo anche
strumento di prevenzione del disagio sociale. Tali attività devono essere rivolte in particolare al
mondo giovanile, alla terza età e all’incentivazione della cultura dell’integrazione. Devono, articolarsi in programmi annuali di attività e riguardare il territorio di uno o, preferibilmente, più comuni del Lazio.

Questi centri di promozione devono assolvere alle seguenti funzioni:
• operare secondo un piano di gestione fondato sul pareggio di bilancio e che utilizzi il
contributo pubblico come base per ulteriori entrate derivanti dalla prestazione di servizi;
• operare con caratteristiche di specifica progettualità in questo settore di intervento;
• operare nei luoghi del disagio o nelle istituzioni totali (aree svantaggiate, periferie, ospedali,
carceri etc.) anche con l’ausilio di sedi proprie o con sedi messe a disposizione dalle sopra
citate istituzioni, da enti locali o da altri soggetti pubblici e privati, preferibilmente a titolo
gratuito.

Nel caso in cui la realizzazione degli interventi programmati sia incompatibile con le misure di
contenimento dell’emergenza epidemiologica in atto al momento della realizzazione dei medesimi
interventi, è consentita la loro rappresentazione in forma digitale e a distanza, purché gli stessi siano fruibili in diretta dal pubblico, o in differita per giustificati motivi tecnici. A titolo esemplificativo, si considerano fruibili ai sensi del precedente periodo gli spettacoli in streaming, gli interventi di didattica digitale, i laboratori online.

Presentazione domande

La domanda di contributo deve essere inviata obbligatoriamente ed esclusivamente mediante posta elettronica certificata (PEC) al seguente indirizzo: spettacolodalvivo@regione.lazio.legalmail.it entro e non oltre le ore 23.59 del termine perentorio di 30 giorni dalla data di pubblicazione del presente avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio.

È ammessa la presentazione di una sola domanda per ciascun soggetto.
Il termine fissato per la presentazione delle domande e dei documenti è perentorio e, ove ricadente di sabato o in giorno festivo, è prorogato al primo giorno lavorativo utile.

Consulta il bando per tutti i dettagli