PER GLI OCCHI DELLE BAMBINE NEL TEMPO DELL’INCERTEZZA E DELL’AZIONE COMUNE

Per gli occhi delle bambine.

È il tempo dell’incertezza, dell’ansia, il futuro ci fa paura e il destino si intreccia con l’insicurezza sociale e personale.

Ma è anche il tempo della riflessione, dell’azione comune e dei fatti concreti.

La strada si ritrova certamente,basta non essere soli nella sua ricerca.

Nuoto in un mondo difficile e complicato. E molto spesso sento di andare controcorrente.

Poi arrivano le giornate come quella di ieri o quella dell’approvazione della legge 0/6, giornate dove insieme alle tue colleghe e ai tuoi colleghi puoi scrivere una nuova pagina di storia per la tua Regione e per l’Italia, ma sopratutto per gli occhi delle bambine che ti guardano, ti sorridono ignare del proprio futuro e delle sfide che le aspettano.

E allora capisci che dipende da te.
Perché chi ha creduto in te ti ha dato la forza e il coraggio per orientare la corrente.

Il coraggio di far approvare la legge sul sistema integrato di educazione ed istruzione 0/6. Una legge contro le diseguaglianze con al centro i diritti delle bambine e dei bambini, con un investimento di 21 milioni di euro di fondi regionali e 500 milioni di euro del Next Generation Lazio. Una legge con al centro una strategia educativa che tiene insieme la sfera emotiva, l’affettività, il rispetto reciproco, il superamento di stereotipi e di pregiudizi e il diritto all’istruzione.

Il coraggio di far approvare la legge sulla parità salariale, la promozione dell’occupazione femminile e la valorizzazione delle competenze delle donne. Una legge che, con una dotazione finanziaria di 7,6 milioni di euro, promuove il rispetto del principio di parità retributiva tra i sessi e il contrasto ai differenziali retributivi di genere, la permanenza, il reinserimento e l’affermazione delle donne, sia lavoratrici dipendenti che libere professioniste, nel mercato del lavoro, la conciliazione dei tempi di vita e dei tempi di lavoro e l’equa distribuzione delle responsabilità di cura familiare, ma anche la diffusione di una cultura organizzativa non discriminatoria nelle imprese e la garanzia di regole per l’equa rappresentanza dei generi nell’accesso agli organi di amministrazione e di controllo.

E capisci che gli occhi delle bambine li puoi incrociare con emozione perché da domani nel Lazio ci saranno luoghi e azioni per la piena realizzazione di se stesse attraverso la valorizzazione delle proprie competenze.

Capisci che hai posato dei mattoncini per trasformare il disagio nel riscatto, per una nuova prospettiva, per andare oltre i ruoli assegnati nella società, per non far ripercorrere a loro tutto quello che hai provato sulla tua pelle, per provare a far prendere loro quello che le aspetta. Tutto e subito.

Per gli occhi delle bambine piene di sogni e per un futuro dove a ciascuna sia data l’opportunità di nuotare in mare aperto.