RECOVERY FUND SIA DESTINATO ANCHE ALLA SCUOLA. STUDENTI CON DISABILITA’ RICHIEDONO SFORZO IN PIU’

Garantire il diritto allo studio è un dovere delle Istituzioni, ma è una responsabilità morale e materiale non privare le nostre alunne e i nostri alunni con disabilità anche della socialità e della scolarizzazione, considerato che, dall’inizio della pandemia, sono stati gli studenti che ne hanno subìto maggiormente gli effetti. Se la scuola resta per noi un tema prioritario, nei loro confronti siamo chiamati a fare uno sforzo in più per non appesantire le diseguaglianze e creare discriminazioni. Con questo obiettivo, oggi, in IX Commissione, abbiamo dato la parola alle Consulte dei disabili dei Municipi di Roma, alle associazioni e ai sindacati per avere un’idea chiara della situazione attuale e per verificare le carenze al fine di predisporre interventi utili alla soluzione dei problemi e delle difficoltà che stanno emergendo. La carenza di insegnanti di sostegno, problema non nuovo ma semplicemente acuito dalla pandemia, richiede un intervento a monte, proprio sul sistema di assegnazione delle cattedre che è evidentemente troppo complesso per rispondere con tempestività alle esigenze generate dall’emergenza. Il mondo della scuola in generale merita attenzione e cura e, in questa delicata fase di emergenza sanitaria, bisognerà senz’altro concentrare maggiori risorse per le nostre alunne e i nostri alunni più svantaggiati. Mi auguro che con il Recovery Fund si riescano a dirottare ulteriori fondi alla scuola per riuscire a soddisfare le esigenze di questa particolare categoria di studenti. Come presidente della IX Commissione, insieme con l’assessore Di Berardino, continueremo a monitorare la situazione per garantire ai nostri studenti più fragili il diritto non solo allo studio, ma anche all’inclusione scolastica.