APPROVATA OGGI IN CONSIGLIO REGIONALE LA PRIMA LEGGE IN ITALIA SUI BIO DISTRETTI

Oggi in Consiglio regionale abbiamo approvato la legge che disciplina i biodistretti, una legge che promuove l’agricoltura biologica, diffonde buone pratiche rurali, ambientali e sociali, tutela i saperi locali e la biodiversità, e sviluppa l’ecoturismo culturale e gastronomico. Obiettivi che si raggiungono attraverso un modello partecipativo che parte dal basso, attento allo sviluppo sostenibile e alle vocazioni dei territori.

Nati spontaneamente negli anni scorsi, i biodistretti – secondo quanto indicato dalla nuova legge del Lazio – rappresentano aree geografiche omogenee con vocazione all’agricoltura biologica, dove i vari soggetti che operano nel settore “stringono un patto di solidarietà per la gestione sostenibile del territorio, partendo proprio dal modello biologico di produzione e consumo”.

In pratica si mettono in rete amministrazioni locali, produttori, consumatori per promuovere un modello di sviluppo ecosostenibile. Con questa legge, la prima in tutta Italia, si prevedono le forme in cui può nascere ed essere gestito un biodistretto, le forme di intervento regionale, attraverso l’istituzione di un fondo specifico.

Dei 30 biodistretti esistenti sul territorio nazionale, due sono nel Lazio (a Frosinone e Viterbo) mentre un terzo è in via di costituzione nella zona di Fiumicino e Cerveteri.

Entro 180 giorni dall’entrata in vigore della legge, la Giunta regionale adotterà un regolamento con i criteri per individuare i soggetti che possono far parte del biodistetto nonché le modalità per l’elaborazione dei programmi annuali, per l’erogazione dei contributi previsti e per i controlli sull’utilizzazione dei contributi stessi.

Per ciascuna delle annualità 2020 e 2021 sono stanziati 150mila euro per la parte corrente e 200mila per gli interventi in conto capitale.