LAVORO, MATTIA: “SULL’EQUO COMPENSO FARE PRESTO PER CONTRASTARE IL CAPORALATO INTELLETTUALE”

Doppia audizione, oggi presso la IX Commissione regionale lavoro e formazione alla Pisana, sulla proposta di legge “su equo compenso e tutela delle prestazioni professionali”, con tutti gli ordini professionali di Roma e del Lazio e le principali associazioni di categoria. Un’occasione importante per ragionare sull’unico testo di legge che si è deciso di mantenere all’esame della Commissione, che verrà ora emendato con proposte e suggerimenti per giungere quanto prima ad una legge che garantisca l’equo compenso e la tutela delle prestazioni professionali svolte a favore della Regione Lazio, degli enti strumentali e delle società controllate.

Particolarmente sentiti sono stati gli interventi del presidente dell’ordine degli avvocati di Roma, Antonino Galletti (insieme a Fabiola Salvati dell’ordine degli avvocati di Tivoli), e della presidente dell’ordine degli ingegneri di Roma, Carla Cappiello (presente insieme al presidente dell’ordine di Frosinone, Paolo Annarelli) che, oltre a complimentarsi con la presidente Mattia per l’impegno profuso finora e la bontà del testo presentato, hanno ribadito la necessità di fare presto per far fronte ad una situazione di grande disagio che affligge i professionisti, sempre più spesso costretti ad accettare incarichi al ribasso, con onorari che spesso ledono la dignità dei professionisti e la qualità delle prestazioni. Interventi in tal senso anche da parte degli ordini degli architetti, degli psicologi e dei geologi, oltre a diverse associazioni di categoria.

“Come ci è stato sottolineato negli interventi – afferma la Mattia – sull’equo compenso occorre fare presto, per garantire un diritto a decine di migliaia di lavoratori che non possono più accettare di non avere tutele. Troppo spesso, purtroppo, pur di lavorare sono costretti infatti a subire concorrenze al ribasso e ad accettare clausole vessatorie, con svilimento dell’opera professionale prestata. Una situazione che non è più tollerabile, a maggior ragione se pensiamo che si tratta di un settore, quello dei liberi professionisti, che rappresenta il 10% del PIL nazionale. Nel Lazio, in particolare, si registra un forte gap di genere, a scapito delle donne professioniste, con molti giovani penalizzati”.

“Nei prossimi giorni – precisa la Mattia – riceveremo dagli ordini e dalle categorie gli emendamenti ad una legge che, con soli sei articoli e senza oneri finanziari per la Regione Lazio, si pone l’obiettivo di riconoscere compensi adeguati ai professionisti, eliminando tutte quelle discriminazioni ormai inaccettabili”.

“Considerato che questa proposta di legge è stata sottoscritta da tutti i gruppi – conclude la Mattia – sono certa che potremo procedere in modo spedito e giungere entro un paio di settimane a licenziare il testo definitivo da portare in aula per l’approvazione finale”.