Consultori familiari nel territorio della ASL Roma 5: ho presentato un’interrogazione per denunciare carenze inaccettabili nei Distretti G5 e G6

I consultori familiari sono presìdi fondamentali per la salute e i diritti di tutte e tutti: luoghi accessibili, gratuiti, vicini ai bisogni reali delle persone, soprattutto delle donne, delle ragazze e delle famiglie. Per questo ho deciso di presentare un’interrogazione urgente al Presidente della Regione con delega alla sanità, per fare piena luce sulla grave situazione dei consultori nei Distretti G5 e G6 della ASL Roma 5.
La situazione che ho riscontrato – grazie anche al confronto costante con operatori e cittadine – è inaccettabile:
- Il consultorio familiare di Colleferro è privo di ginecologo da luglio e perderà anche la psicologa entro novembre per pensionamento;
- Il consultorio di Valmontone è chiuso e accorpato a quello di Colleferro;
- I consultori di Palestrina e Zagarolo condividono un’unica psicologa e sono entrambi accorpati a Palestrina a causa di lavori in corso;
- Anche a Palestrina manca una ginecologa, sostituita provvisoriamente da medici ospedalieri.
Tutto questo avviene in violazione degli standard minimi previsti dalla normativa regionale e nazionale, che stabilisce precisi criteri per la presenza di consultori (uno ogni 20.000 abitanti) e per la composizione del personale, che dovrebbe includere ginecologi, ostetriche, pediatri, psicologi e assistenti sociali. Nella nostra Regione, la media è di un consultorio ogni 42.000 abitanti, ben oltre il doppio del minimo previsto. E nei territori più periferici, la situazione è ancora peggiore.
Con l’interrogazione ho chiesto alla Giunta regionale: - Quando riaprirà il consultorio di Valmontone?
- Quando riprenderanno le attività a Zagarolo?
- Come e quando intende ripristinare la dotazione organica prevista dalla normativa nei consultori di Colleferro, Valmontone, Palestrina e Zagarolo?
I consultori non sono un servizio “accessorio”: sono strumenti essenziali di prevenzione, tutela della salute, supporto alla genitorialità e contrasto alle disuguaglianze, riconosciuti anche dal PNRR come tassello fondamentale per il potenziamento dell’assistenza territoriale.
Chiedo alla Regione Lazio di intervenire con urgenza: non possiamo permettere che territori già penalizzati diventino ancora più fragili per colpa dell’inerzia istituzionale. Garantire i livelli essenziali di assistenza non è una scelta politica: è un dovere costituzionale.
Consulta qui l’Interrogazione

