Il Lazio una Regione da ripensare!

Negli ultimi due anni, la Giunta Rocca ha mostrato un “non operato” che penalizza le donne, i giovani e le persone fragili. Nonostante la maggiore istruzione, le donne del Lazio guadagnano meno e sono più vulnerabili agli infortuni sul lavoro. La disparità salariale tra liberi professionisti è la più alta d’Italia e i fondi per la parità retributiva sono drasticamente diminuiti.

La sicurezza sul lavoro è un tema trascurato, e il numero di consultori familiari è ben al di sotto di quanto necessario. E sebbene sia stato stanziato un nostro emendamento per sostenere gli orfani di femminicidio, è solo una goccia nel mare. Dobbiamo prevenire la violenza e lavorare sulle radici culturali.

I giovani universitari si trovano ad affrontare aumenti delle spese e tagli alle borse di studio, mentre progetti significativi per il futuro dei ragazzi, come Lazio Youth Card e Lazio Sound, languono.

La cultura è sparita dall’agenda di governo. La Giunta Rocca ha proposto di trasformare i cinema in disuso in centri commerciali, solo dopo pressioni pubbliche ha aperto un dialogo.
In sanità, la Giunta ignora i problemi delle liste di attesa, finanzia i privati, mentre la gestione finanziaria è carente e penalizza i servizi essenziali.

La destra è in preda a lotte interne, mentre le cittadine e i cittadini del Lazio subiscono le conseguenze di un immobilismo inaccettabile. È fondamentale affermare i valori dell’Antifascismo e riconoscere il ruolo delle donne.

L’alternativa del centro sinistra è chiara: un Lazio che valorizzi le donne, i giovani, si occupi del lavoro stabile, sicuro, delle fragilità e faccia tesoro dell’esperienza positiva del modello Roma guidato da Roberto Gualtieri che ha ribadito di voler accogliere il testamento di Papa Francesco per la Pace e la tutela dell’ambiente, la nostra “Casa Comune”.

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