Asili nido, no ai tagli del Governo Meloni
Ho depositato una mozione affinché il Consiglio regionale del Lazio impegni la Giunta Rocca ad intraprendere ogni iniziativa utile presso il Governo, anche in sede di Conferenza Stato-Regioni, al fine di ripristinare nel Piano Strutturale di Bilancio di Medio Termine (PSBMT) il Livello essenziale di prestazioni (LEP) in materia di Servizi per l’Infanzia e garantire così almeno il 33% di posti disponibili negli asili nido per i bambini di età compresa tra i 3 e i 36 mesi per ciascun Comune o bacino territoriale, e non solo a livello di media nazionale. Il Lazio è stata la prima regione d’Italia ad approvare nel 2020 la legge sul Sistema Integrato d’Istruzione per l’Infanzia 0-6 anni, prevedendo un percorso volto a garantire a tutte le bambine e i bambini gli stessi diritti di accesso ai servizi e alle donne, e in generale alle famiglie, quelle strutture essenziali per conciliare i tempi vita-lavoro e promuovere davvero le parità di genere quale obiettivo strategico dell’Agenda Onu 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. – spiega – La denatalità non si combatte con qualche bonus sporadico da un lato per poi dall’altro lato tagliare servizi essenziali come gli asili nido. A farne le spese saranno i Comuni e le Regioni con meno risorse: un altro assaggio dell’autonomia differenziata come già avvenuto per i vaccini contro la bronchiolite negati ai neonati delle regioni più povere.