9 OTTOBRE, GIORNATA NAZIONALE VITTIME SUL LAVORO: DALLA REGIONE LAZIO NORME CHIARE

72ª Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro. Nel nostro Paese e nella nostra Regione si aggrava l’emergenza infortuni e morti sul lavoro.

Troppe morti bianche, troppe denunce di infortuni e malattie professionali. Nel Lazio 52 decessi sul lavoro nei soli primi sette mesi del 2022, 14mila denunce di infortuni in più rispetto al 2021.

Oggi, come ieri, non è più accettabile morire di lavoro e durante uno stage. Fuori Regione ricordiamo giovani, come Lorenzo Parelli, Giuliano De Sete, entrambi 18 enni, che hanno perso tragicamente la vita durante il periodo di alternanza scuola lavoro, ma anche a tutte le persone che in questi anni ci hanno lasciato per la mancata applicazione delle norme di sicurezza in ambito lavorativo.

In Regione Lazio abbiamo ridato priorità alla sicurezza sul lavoro – provando a fare la nostra parte – con due importanti leggi sulla salute e la sicurezza sul lavoro e sulla qualità del lavoro negli appalti pubblici con disposizioni chiare sull’importanza della formazione e della prevenzione nei cantieri, nelle imprese e ai professionisti, attraverso sportelli unici per le attività produttive e per l’edilizia, attività formative e criteri di premialità. Di recente la firma di due importanti protocolli: il vademecum sulle cadute dall`alto nel settore edile e il protocollo di intesa tra Regione Lazio, Spresal, Inail, Ispettorato interregionale del Lavoro, Ufficio scolastico regionale e parti datoriali, sindacati per introdurre maggiori controlli e tutele nella sicurezza dei nostri studenti e studentesse nell’alternanza scuola- lavoro.

La sicurezza sul lavoro deve tornare ad essere un tema prioritario nell`agenda politica nazionale. Da parte del nuovo governo che verrà formandosi è necessario procedere fermamente nella strada di una maggiore vigilanza e dell’applicazione delle norme.

Non vogliamo continuare a contare vittime, ma ribadire che il lavoro è un diritto che si esercita a pieno solo in massima sicurezza. Vogliamo continuare a lottare per un mercato del lavoro più equo, sicuro e sostenibile. Anche questa -come tante- è una battaglia di civiltà.

Condivido questo spot dell`Anmil: soli 30 secondi per sensibilizzarci tutte e tutti a un forte dramma: