ASILI NIDO E SCUOLE INFANZIA, AVANTI CON 2,9 MLN CONTRO DISUGUAGLIANZE

Con l’approvazione della delibera regionale, continua ad essere attuata la Legge 7/2020 sul sistema integrato educazione istruzione 0-6 anni. Grazie ai fondi stanziati dalla Giunta Zingaretti, pari a oltre 2,9 milioni, nell`ambito della programmazione delle risorse sul fondo nazionale, viene compiuto un ulteriore passo in avanti per l`offerta omogenea di servizi educativi di qualità sul territorio regionale a partire dalla prima infanzia e per una maggiore conciliazione vita/ lavoro delle famiglie. Con le nuove risorse, che si aggiungono alle precedenti per un totale di 27 milioni, si prevede l`apertura di nuovi servizi educativi integrativi comunali; la riqualificazione di edifici scolastici pubblici preesistenti; la costruzione di `Poli per l`infanzia` e l`avvio di nuove Sezioni Primavera comunali.

In particolare la delibera prevedere di ripartire:

  • euro 1.443.044,01 per sostenere, nel primo biennio di attività, le spese di gestione dei Comuni, privi di servizi educativi comunali per la prima infanzia sul proprio territorio, che promuovano:
    – la stipula di convenzioni con nidi privati e/o servizi integrativi;
    – l’apertura di nuovi servizi integrativi comunali;
    – l’apertura di nuove Sezioni Primavera comunali;
    – la stipula di convenzioni con nidi e/o servizi integrativi, con i Comuni limitrofi;
  • euro 1.500.000,00 per riqualificare edifici scolastici di proprietà pubblica o promuovere la costruzione di nuovi edifici di proprietà pubblica per costituire “Poli per l’Infanzia” di cui all’art. 3 del D.lgs n. 65/2017.

La Regione Lazio è la prima regione d`Italia ad aver legiferato sul sistema integrato di educazione 0/6 anni, adeguandosi alla normativa nazionale del Decreto 65/2017, il quale ha istituito il sistema integrato di educazione e istruzione zerosei. Tra i maggiori punti di forza della legge regionale: aver definito chiaramente tipologie e standard qualitativi per ogni servizio 0/3; la previsione di un sistema di autorizzazione e accreditamento, vigilanza e monitoraggio della qualità educativa; la particolare attenzione rivolta all` “outdoor education”, quale approccio che va oltre l`emergenza pandemica, al fine di promuovere l`educazione in natura e favorire, nei più piccoli, esperienze di apprendimento scientifiche e stili di vita sensibili alla sostenibilità ambientale. Infine, la previsione di finanziamenti ad hoc per l`implementazione dei servizi e l`abbattimento delle rette.

Una legge essenziale che mancava da oltre 40 anni, perché il diritto all`educazione è un diritto fondamentale di ogni bambina e di ogni bambino e, affinché possa essere effettivamente esigibile, necessita di una maggiore gratuità ed accessibilità.

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