LAVORO AGILE, BENE L’OSSERVATORIO VOLUTO DAL MINISTRO ORLANDO

Sul lavoro agile, urgente e prezioso lo strumento messo in campo dal Ministro del Lavoro Andrea Orlando. Con l’Osservatorio nazionale bilaterale istituito presso il Ministero viene segnato un passo in avanti verso il monitoraggio e la tutela dei diritti in un nuovo mercato del lavoro.

La pandemia ha rimodulato tempi e luoghi delle prestazioni lavorative e ha imposto un’accelerazione sul tema dello smart working e in generale sull’uso delle nuove tecnologie. Il tema del lavoro agile va affrontato come opportunità da cogliere nel processo di normalizzazione di uno strumento che, nel nostro Paese, è stato massicciamente utilizzato solo in chiave emergenziale. Serve un’attenzione specifica, su questo come altri temi, per adeguare gli strumenti di tutela e lo stesso diritto del lavoro ai tempi che cambiano, con un occhio attento alle nuove esigenze e diritti.

Penso sicuramente al diritto alla disconnessione, ma anche al diverso impatto che ha lo smart working a seconda che si applichi a lavoratori o lavoratrici. Nel Lazio ho depositato una proposta di legge – la P.L. 260 del 7 dicembre 2020 – che si occupa di promuovere la digitalizzazione in ambito lavorativo e le relative tutele. Mi è sembrato quanto mai urgente prevedere, anche a livello regionale, un quadro normativo rispetto non solo al lavoro agile, ma a tutto il processo di digitalizzazione del mercato del lavoro che, da un lato, detti, per quanto di competenza, confini e norme. E dall’altro tuteli i lavoratori e le lavoratrici dalle storture e prevenendo i rischi.