APPROVATA NORMA SOSTEGNO ASSOCIAZIONISMO PROFESSIONISTI, LAZIO PRIMA REGIONE IN ITALIA

Con il Collegato di bilancio regionale è stata approvata la norma per il sostegno e la promozione dell’esercizio in forma associata e societaria delle attività professionali ordinistiche e non.

Siamo i primi in Italia ad occuparci, con una normativa ad hoc, del sostegno all’associazionismo tra professionisti e lo facciamo con un importante investimento di 900 mila euro per il triennio 2021-2023. 

Un grande risultato che arriva dopo un percorso iniziato con l’approvazione di una mozione di cui sono stata promotrice e che aggiunge un tassello importante al quadro di norme e strumenti che la Regione ha introdotto in questi anni al fianco dei liberi professionisti, categoria che nel Lazio rappresenta oltre 200 mila uomini e donne.

La norma approvata prevede un Piano di interventi per la promozione dell’esercizio in forma societaria e associata delle attività professionali con l’obiettivo di favorire l’offerta di prestazioni qualificate e differenziate nonché lo sviluppo della competitività territoriale.

Nel 2019 con la legge 6 in materia di equo compenso abbiamo investito con coraggio sulla dignità del lavoro e la valorizzazione delle competenze nella libera professione. Più recentemente – con l’approvazione della legge 7/2021 in materia di parità salariale – abbiamo previsto un focus specifico per le libere professioniste, tra le più colpite dai divari salariali, stabilendo, tra le altre misure, il principio dell’equilibrio di genere nell’affidamento di incarichi esterni da parte della Regione.

Secondo l’ultimo rapporto di Confprofessioni Lazio nella Regione i liberi professionisti vivono un crescente processo di terziarizzazione con un importante contributo nella creazione di lavoro dipendente: nel Lazio il 15% dei liberi professionisti è datore di lavoro (sopra la percentuale nazionale del 13,7%).

Con questa norma  torniamo ad impegnarci al fianco della libera professione anche alla luce del forte impatto che la recente crisi ha avuto sulla categoria aumentando, tra le altre cose, il gap generazionale e quello di genere.  Tra i più colpiti dagli effetti della pandemia sul mercato del lavoro sono proprio i lavoratori autonomi, in particolare i giovani che si affacciano alla professione e le donne che già vivevano una condizione di strutturale disparità rispetto ai colleghi. Con questo provvedimento vogliamo dare strumenti concreti a migliaia di uomini e donne che nell’unione possono trovare nuovi stimoli e possibilità per mettere a disposizione professionalità e far ripartire il tessuto socio-economico della nostra Regione.

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