INVESTIMENTO REGIONALE SUI NIDI IN ARMONIA CON LA NUOVA LEGGE SUI SERVIZI EDUCATIVI 0-6 ANNI

L’investimento di 24,5 milioni di euro che la Regione Lazio ha deciso di destinare ai nidi pubblici e privati convenzionati del territorio conferma l’attenzione che, già con la recente approvazione della legge che istituisce il Sistema integrato di educazione e istruzione, viene rivolta alle bambine e ai bambini della fascia 0-6 anni. La ripartenza, dopo la grave crisi sanitaria ed economica che il nostro territorio sta attraversando a causa della pandemia, è un ingranaggio che può riattivarsi solo intervenendo con risorse che sollevano il carico delle spese che le famiglie devono sostenere. Con i fondi del Miur, che si uniscono a quelli già stanziati nella programmazione regionale per un totale di circa 35 milioni di euro, si risponde prontamente a questa esigenza, sostenendo i Comuni per i costi di gestione dei nidi, riqualificando gli edifici pubblici che ospitano scuole dell’infanzia e asili nido, potenziando il personale educativo e docente della scuola. Dieci milioni dei fondi saranno, inoltre, destinati all’anno scolastico 2020/2021: fondi che, con l’attuazione della nuova legge approvata per la fascia 0-6 anni, rappresentano la migliore premessa per affrontare, d’ora in avanti, in maniera più serena il futuro delle nostre bambine e dei nostri bambini, grazie a una rete di servizi migliorati in termini di offerta educativa e di minori costi. Ricordo, infatti, che i tasselli principali della nuova legge sullo 0-6, che interverrà con la sua attuazione sulla riduzione progressiva delle rette, l’istituzione di “Poli per l’infanzia”, la qualificazione del personale, i servizi educativi sperimentali, le forme di ausilio e di assistenza per bambini con disabilità grave e le famiglie in condizione di disagio e la riqualificazione degli edifici scolastici, consentiranno definitivamente il salto di qualità dei servizi educativi offerti nella nostra regione, rimettendo al centro dell’attenzione le bambine e i bambini, garantendo pari condizioni di accesso e partecipazione e superando le disuguaglianze, le barriere territoriali, economiche e culturali, in un’ottica realmente rivoluzionaria del percorso scolastico.

I fondi stanziati oggi, derivanti dal Miur, sono stati ripartiti in quattro obiettivi: 10 milioni ai Comuni per il sostegno alle spese di gestione degli asili nido pubblici e privati convenzionati per l’anno 2019/2020, in aggiunta alle somme riconosciute dalla programmazione regionale (pari a 10,5 milioni); altri 10 milioni per l’anno 2020/2021; 2,5 milioni per lo scorrimento della graduatoria relativa alla riqualificazione degli edifici di proprietà pubblica destinati ai servizi di scuola dell’infanzia e asili nido; e infine, oltre 2 milioni sono riservati al potenziamento e alla qualificazione del personale educativo e docente. Quest’ultima azione riguarda la formazione continua e la promozione dei coordinamenti pedagogici territoriali.

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