SCUOLA, IN AULA A SETTEMBRE: NON POSSIAMO PERMETTERCI RITARDI E DISORGANIZZAZIONE

A un mese dal ritorno in classe degli studenti, sono ancora tante le perplessità che si rincorrono sulle modalità che gli istituti devono adottare. I dirigenti scolastici si stanno impegnando senza sosta e, per il momento, mancano ancora certezze sull’organizzazione degli spazi attuali e sui nuovi da utilizzare, sull’integrazione dell’organico, sul ricorso alla didattica a distanza e anche sulla logistica relativa alla refezione scolastica. In questo momento, è in atto uno scambio di missive tra istituzioni e istituti scolastici che, mi auguro, approdi in tempi brevi a decisioni definitive per giungere a un rientro a scuola ben organizzato e senza sorprese sia per le nostre bambine e bambini, ragazze e ragazzi, sia per le famiglie. Non possiamo permetterci ritardi che graverebbero a effetto domino anche sulla nostra economia, già penalizzata dal lungo periodo di lockdown. Dai banchi monoposto allo smaltimento di quelli da dismettere, dai nuovi spazi da predisporre all’organizzazione di quelli attuali per accogliere i bambini e i ragazzi nel rispetto del distanziamento sociale, il lavoro da fare è ancora tanto e poco il tempo a disposizione. Problemi che potrebbero risultare tra l’altro particolarmente difficili da risolvere soprattutto in una grande città come Roma, dove sono tante le scuole che registrano difficoltà dovute anche alla mancanza di risposte da parte dell’amministrazione capitolina: una scuola di Tor Bella Monaca, per esempio, attende ancora l’autorizzazione della Sindaca per l’utilizzo di cinque classi. Tra i dirigenti c’è sconforto, come denunciato stamani da Mario Rusconi, presidente dell’Associazione Nazionale Presidi del Lazio. Risposte certe servono anche rispetto al tema della refezione scolastica, visto che monoporzioni, suppellettili monouso e mantenimento della qualità dei pasti comporterà un incremento dei costi di confezionamento, trasporto e smaltimento dei rifiuti. Tutelare la salute delle nostre bambine e bambini, delle ragazze e dei ragazzi, dei docenti e di tutto il personale che lavora nella scuola è un dovere che le Istituzioni si devono assumere, adottando tutti i provvedimenti che possono assicurare una serena ripresa del nuovo anno scolastico in tutto il nostro territorio.