CARA CASTELNUOVO: DOPO 4 MESI I LAVORATORI ANCORA NON PERCEPISCONO IL FIS: E’ QUESTO IL PRIMA GLI ITALIANI CHE INTENDEVA SALVINI

“Come avevamo denunciato il 31 gennaio, al momento del provvedimento improvviso e inatteso, a pagare le conseguenze della chiusura del Cara di Castelnuovo di Porto sono stati in primo luogo gli italiani. Tali sono, infatti, i 107 lavoratori rimasti per strada che, nonostante gli impegni assunti da tutti i soggetti coinvolti nell’audizione del 7 febbraio scorso, presso la Commissione regionale lavoro, ad oggi sono costretti a sopravvivere facendo affidamento soltanto sugli aiuti della famiglia di origine. Quando sono trascorsi più di 120 giorni, infatti, non hanno avuto ancora alcuna risposta, non solo in termini di ricollocazione ma neanche nella concessione del Fis (Fondo integrazione salariale) che è un loro sacrosanto diritto e, secondo gli accordi, dovrebbe coprire 12 mesi”.

Lo dichiara Eleonora Mattia, presidente della IX Commissione consiliare lavoro, di fronte al grido di allarme lanciato dagli ex lavoratori che, senza alcuna forma di indennità da 4 mesi, denunciano l’impossibilità di andare avanti in queste condizioni.

“Fatta eccezione per un piccolo anticipo concesso direttamente dalla Cooperativa Auxilium ai propri ex lavoratori, infatti, l’Inps continua a dire a chi si reca negli uffici di via Tiburtina (ex Coop Siar) e via Ambaradan (ex Coop Auxilium) che c’è da aspettare, senza fornire un termine certo. Ora basta, non si può più aspettare, ne va di mezzo la dignità delle persone. Se questo è il ‘prima gli italiani’ che intendeva Salvini quando ha chiuso il Cara di Castelnuovo gli effetti sotto gli occhi di tutti”.