OPEL FIUMICINO, STOP AL LICENZIAMENTO DI 62 LAVORATORI: ORA SI PUO’ RAGIONARE SU UN PIANO DIVERSO

Le quattro ore di confronto serrato avuto in Commissione con l’azienda, i sindacati, gli amministratori comunali e l’assessore Claudio Di Berardino (leggi l’articolo), hanno portato Peugeot SA a revocare la procedura di licenziamento per i 62 lavoratori dello stabilimento Opel di Fiumicino. Determinante è stato il vizio di forma che abbiamo sollevato in audizione, rilanciato il giorno dopo in Confcommercio dalle organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs. Lo stop al licenziamento, oltre a riportare serenità all’interno di 62 famiglie, che hanno trascorso giorni infernali per quel fulmine a ciel sereno, consente di azzerare tutto e di poter ragionare su un piano diverso, per giungere ad una soluzione che garantisca i lavoratori e consenta all’azienda di continuare ad avere a Fiumicino uno stabilimento efficiente e produttivo. Un percorso in cui, come ha sempre fatto, la Regione Lazio è pronta a fare la propria parte, al fianco di un territorio già provato dalle numerose crisi del passato.

Trovo molto positiva, quindi, la decisione della direttrice delle risorse umane di Opel Psa di revocare i licenziamenti dei 62 lavoratori del deposito di Fiumicino, di età media 47 anni, che il 20 settembre scorso – senza alcun preavviso – avevano ricevuto da Peugeot SA lettera di licenziamento collettivo per riorganizzazione aziendale.